venerdì 12 marzo 2010

oıɥɔɔǝds ollɐ ɐʇıʌ ɐıɯ ɐl

Chiedo scusa subito se mi dilungherò, non è per mettere le mani avanti. Solo che questo più che un post è uno sfogo, come se steste leggendo una pagina del mio diario.
Sento il bisogno di esternare certe cose e mi riesce più semplice scriverle in questo momento che parlarne a tu per tu. Lo so, non è da me. Ma giuro che ci ho provato, molte volte. A novembre con gli amici. A dicembre con i miei. A gennaio e febbraio con Aidi. Niente da fare.
Ad un certo punto vado in tilt, mi si bloccano le parole in bocca, sento gli occhi che si gonfiano e non riesco più a guardare la persona con cui sto parlando negli occhi.
Come quel giorno a gennaio, io e Aidi, per mano, seduti su quella panchina ghiacciata, giusto qualche istante prima di prestarle quel libro dalla copertina marrone. Mi ricordo che volevo dirle certe cose di me, del mio stato d'animo, ma al momento di arrivare al sodo, mi sono ritrovato bloccato, come paralizzato, afono.
Così ho fatto qualche respiro e sono stato zitto, ho deglutito un paio di volte ed infine skippato il grosso del discorso. Ma questa volta Aidi non centra, è una cosa mia, una cosa con cui sto facendo i conti ora e che non mi viene semplice nemmeno a scrivere ora che ci penso.
Sento che sto attraversando un momento particolare della mia vita.
Mi sento come un atleta che da quando è nato è sempre stato abituato a correre, a correre senza tregua. Abituato a sfilare veloce tra le altre persone, di cui, per la maggior parte, oggi mi restano solo visi sfuocati o poco più. E ora, a quasi un terzo della vita e dopo molti chilometri percorsi, a quel corridore viene imposto di fermarsi per un po'.
Eh sì. Mica semplice se non hai fatto altro che correre in vita tua.
E quindi mi trovo seduto in panca, spiazzato e demoralizzato.
Perchè prima ero oberato di impegni che mi venivano imposti da altri mentre ora li devo creare da me per non "rischiare" di aver nulla da fare per poi focalizzarmi a pensare alle cose che non vanno della mia vita. E se questo rallentare drastico della corsa mi ha reso da un lato più lucido su certe questioni, da un lato mi ha reso più vulnerabile perchè ora mi sento quasi immobile, più esposto agli eventi.
Ultimamente sto cercando di prendere del tempo da dedicare solo a me stesso: mi son rimesso a fare attività fisica, a leggere libri, ad ascoltare dischi, a scrivere, insomma tutte cose che non facevo da troppo tempo e che erano soffocate da tutto il resto. Ma ero troppo preso, troppo immerso nelle mie cose per accorgermi che forse quello che facevo lo facevo più per "un senso del dovere" che per godimento. E mi facevo andar bene la situazione.
Un esempio: l'università? Inghiottita in un unico sorso. 45 esami in 5 anni e 1 anno d'inferno per la tesi per ritrovarmi con un pezzo di carta in mano. Non rinnego nulla, anche perchè quei 7 giorni dopo la discussione della tesi penso siano stati fra i migliori della mia vita. Mi sentivo felice, realizzato, alla faccia di quelli che mi volevano buttar giù ogni volta. In un certo senso è stata una rivincita.
Sì ma a che pro, a che prezzo tutto ciò?
Ora come ora sembra di aver trascorso quegli anni come l'ubriacone de "Il Piccolo Principe": lì, fermo sul suo pianeta a bere la sua vita un sorso dopo l'altro e non per festeggiare ma proprio per dimenticare di essere un ubriacone.
Non solo sono cambiati i ritmi che scandivano le mie giornate ma non ho più le abitudini di prima. Quelle abitudini che per uno come me, fino a pochi mesi fa, erano come dei piccoli rifugi in cui ripararsi quando le cose non giravano, quando tutto attorno tremava.
"Tanto a me basta ci sia S., ci amiamo, conta quello".
"Tanto stringo i denti, ancora un po' e ho finito".
"Tanto poi con il lavoro sarà diverso".
E poi di tutto questo, cos'è rimasto?
E io che credevo di avere le idee chiare, anzi credevo che i miei fossero valori assoluti in cui credere e per cui lottare.
Amore, famiglia, lavoro.
Ora mi rendo conto che, in realtà, la verità in tasca non ce l'ho mai avuta. O se ce ne avevo un po' mi sa che l'ho perduta per strada.
Ecco forse è proprio questo: non posso più contare sulle vecchie certezze. E quelle cose nuove che scopro di me, a volte mi spaventano un po'.
Perchè finalmente ero arrivato a capire che ci sono cose nella vita che non puoi spiegare ma che puoi capirle solo vivendole. E che in fondo in certe situazioni non c'è poi così tanto da capire. In certe situazioni bisogna solo amare. E ad amare, a donarmi alle altre persone, forse io non sono poi così capace come credevo.
Vorrei poter riuscire ad imparare ad amare quella persona prima con la mente che con il cuore.
Perchè altrimenti poi va sempre a finire che ci resto così, come ora, che ci resto sotto. Perchè poi va a finire che perdi certe occasioni e allora ti puoi solo consolare con la speranza che in un futuro tutto sia differente, che poi ci sia un lieto fine per tutti ed intanto resti come un fesso in attesa che ti ritorni, sotto qualche forma, quel tempo che hai perduto in passato.
Una magra consolazione, anche alla luce delle mie recenti vicende.
Quindi ora mi vedo io davanti allo specchio di cui parlavo lunedì se non sbaglio.
E mi sto scoprendo diverso da come mi immaginavo solo qualche mese fa.
Forse il tempo e le esperienze mi hanno cambiato.
O forse, sarà che ti fermi a riflettere che, se la persona che tu sentivi adatta a te, alla fine ti lascia, quando avresti solamente voluto spendere ancora un goccio del tuo miglior tempo per conoscerla e farti conoscere per quello che realmente sei, per farle capire certi aspetti della tua personalità o il significato di certe frasi e comportamenti, beh, alla fine ti sembra di aver perso qualcosa di grosso, qualcosa di veramente importante. Un qualcosa che in altri frangenti magari avresti valutato in modo più leggero e ti saresti fatto scivolare via sulla pelle con più facilità ma che invece, ora, ti lascia un bel foro, un vuoto bello grande dentro, nonostante tutte le tue esperienze passate, da una parte e dall'altra della barricata.
Forse è proprio vero che è solo dopo aver perso tutto che siamo veramente liberi di fare qualsiasi cosa.

13 commenti:

  1. Solo una piccola aggiunta.
    Stavo moderando i commenti al post prima di pubblicarli, rileggendo qualche mail e qualche messaggio che mi è arrivato direttamente sul telefonino, per evitare che questo post scateni un putiferio o che si legga un'immagine di me che non mi appartiene.
    State tranquilli/e: io sto bene!!!
    Volevo chiarire che queste non sono paranoie, son sono le s***e mentali di chi ha solo troppo tempo per pensare.
    Chi mi conosce sa che io sono tutt'altro, sono solare e positivo in genere!
    Queste sono solo delle riflessioni alla luce di tutto quanto mi è successo da qualche mese a questa parte: non è che mi metto a prendere psicofarmaci o ad andare dall'analista.
    E' solo che per quanto scappi, per quanto tenti di guardare il bicchiere mezzo pieno, la realtà è questa: vorrei solo poter essere ancora felice anche io, mi avete visto tutti a gennaio come ero, no? Sì insomma ero felice come una volta. Perchè ormai son troppi mesi che non riesco a sorridere per un tot di giorni di fila. E mi dispiace perchè io non sono affatto così, anzi, sono l'esatto contrario.

    PS.Chi aveva lasciato un commento prima in attesa della moderazione può farlo ora senza problemi, come sempre.

    Buona giornata a tutti

    RispondiElimina
  2. Davide, ti avevo scritto anche prima man non si pubblicava...
    Ti capisco in pieno sai, a volte hai la sensazione che ti manchi la terra sotto i piedi. Mi ha fatto piacere cmq leggere la tua precisazione: in fin dei conti lo dici spesso anche tu che questo è solo un aspetto della tua personalità forse un po' più messo in evidenza scrivendo!
    Un bacio

    RispondiElimina
  3. Anche io come Carlotta, quindi riscrivo il commento.

    Condivido quello che provi: penso sia solo una coincidenza di eventi Davide, vedrai che prima o poi il vento girerà come hai detto tu!
    E ora capisco perchè "ci sei rimasto sotto" con Aidi: con lei stavi bene, ti faceva vedere le cose in maniera diversa: l'ennesima prova che il tuo sentimento era ed è autentico nei suoi confronti. Molti uomini non capiscono queste cose, e anche molte donne: stare bene con una persone che ti vuole bene, che ti ama, "non ha prezzo". E se quando ci sei assieme dimentichi tutto il resto di quello che circonda allora è un altro segnale in più.
    A prsto
    Vic

    RispondiElimina
  4. Non ho capito..

    "quando avresti solamente voluto spendere ancora un goccio del tuo miglior tempo per conoscerla e farti conoscere per quello che realmente sei, per farle capire certi aspetti della tua personalità o il significato di certe frasi e comportamenti"

    Cioè..non hai avuto la possibilità di farlo come ti sarebbe piaciuto o in quel momento ti bloccavi e speravi lei ti aiutasse ad aprirti?
    Scusa ma sarete usciti a mangiare qualcosa assieme una sera, spero!! Vi sarete dati un "primo appuntamento", soli tu e lei per una intera serata oppure no? Vi siete frequentati per quasi due mesi: certe cose le capisci alla prima sera secondo me! Ma allora perchè avete continuato a vedervi se c'erano cose da chiarire? E sopratuttto vi siete chiariti davvero?
    Scusami se sono così diretta però parlo così perchè comprendo il tuo modo di essere ora perchè ci sono passata anche io, molte volte e ogni volta rivedo le cose che son successe a me...quante batoste madò!

    RispondiElimina
  5. Ti lascio una frase che mi ha colpito, dal mio solito autore preferito.

    "La prima volta che ci siamo frequentati non eravamo in grado di amarci. Eravamo come due persone che hanno tra le mani lo strumento che amano, ma non lo sanno suonare. Poi abbiamo imparato"

    Forse non sei solo tu ma anche lei deve imparare a suonare..

    Secondo me lei sa come stai, e mi piacerebbe che per una fatalità riuscisse a leggere questo commento quindi io le lascio un messaggio se posso, da amica, perchè ci siamo affezionate anche a lei ormai :-)

    "Aidi, solo tu nel tuo cuore sai cosa ti faceva provare quando eravate assieme. E credimi che conta tanto la vicinanza dei sentimenti e dei pensieri quando hai una persona vicino. Mi viene in mente il post sulla chimica...che fine ha fatto tutto ciò?
    Penso sia stata tu a dire se puoi sognarlo puoi farlo. E significa che lo ha sognato, davvero: forse anche tu hai bisogno di imparare ad amare. Azzera certi pensieri e lasciati guidare da quel che provi quando lo vedi. E datevi tempo di capirvi, di conoscervi. Fatelo per voi."

    RispondiElimina
  6. Nessuna qui, almeno io e Letiza, abbiamo qualcosa contro Aidi, ci siamo affezionate!!
    Quello che diciamo è solo perchè la situa che si è creata non assomiglia più a quella storia d'amore che per un po' ci aveva fatto sognare che nonostante tutto ci potessero essere ancora storie così!
    Come tu hai perso delle certezze che avevi in passato, forse anche lei ora sia alla ricerca delle sue. Magari deve imparare a capire che con il tempo si matura e le sensazioni che puoi provare amando una persona cambiano nel tempo, non restano quelle di quando avevi 17anni quando dovevi avere la testa fra le nuvole tutto il giorno e le farfalle nello stomaco..boh io la vedo così, magari non centra niente ma percepisco questa cosa di fondo perchè son cose che provano molte ragazze! Dici bene tu: "sono cose nella vita che non puoi spiegare ma che puoi capirle solo vivendole".
    Spero per lei e per te che lo capisca presto, se sono arrivata io (che non ti conosco di persona) a capire che persona sei, figuriamoci chi ha la possibilità di trascorrere un po' di tempo con te.
    Con affetto.
    Mia

    miaworks@ymail.com

    RispondiElimina
  7. "Certi treni passano davvero una sola volta nella vita e bisogna avere il coraggio di saltarci dentro! Magari ce ne saranno altri che andranno verso la stessa direzione.Ma non sarà mai lo stesso"
    L'ho letta su un socialnetwork e ti sta a pennello!

    RispondiElimina
  8. Scusa ma oggi mi sento ispirata..ti lascio un'altra frase..possono sembrare frasi fatte ma io un pochino ci credo..in realtà non è per te ma per Aidi (spero che non ti inkazzerai..)

    "Non è importante ciò che trovi alla fine di una corsa, l'importante è ciò che provi mentre corri"

    RispondiElimina
  9. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  10. Ringazio tutti per il sostegno morale.
    Ma ripeto: non voglio la commiserazione di nessuno, non sono uno a cui piace farsi compatire. Prendete quel che scrivo per quel che è, punto e basta.

    Mi fa piacere che in qualche forma vi siate affezionate a lei ma la realtà è diversa, ve l'ho detto più volte.
    Volevo solo vivere questa nuova fase con lei, perchè pensavo fosse l'occasione per diventare una persona migliore, senza molte certezze magari ma sicuramente felice come non lo ero da tempo.
    Non voglio essere pesante, spero di non esserlo stato anche con lei e con voi.
    Ma lei in pochi giorni mi ha veramente dato una botta di vita, mi aveva contagiato, mi sentivo adolescente ancora una volta.
    Ora lei non c'è.
    Ci sarà per qualche altro fortunato ma purtroppo non per me.
    E questo è il dolore più grande che ora porto dentro.Punto.

    @Anonimo
    Ripeto che il gossip non mi interessa.
    Io me ne tiro fuori da certe cose.

    RispondiElimina
  11. Davide per come la vedo io nn ci sarà un altro e ti spiego il perchè: lei nn vuole impegnarsi perchè nn sa cosa vuole dalla vita.
    Magari quando l'hai conosciuta ti ha visto subito che sei uno su cui fare affidamento e nn se l'è sentita di avere un rapporto troppo stabile che poteva condizionarla magari.
    Questa è paura di amare.
    ..Però è strano che allora vi siete frequentati così tanto..boh! Nn è che frequento uno, gli scrivo spesso e poi lo scarico...piuttosto lo scarico immediatamente se nn mi trovo! Traspare molta insicurezza: forse tu avevi capito qlc e lei no (avete età diverse??)...
    Io ho la tua età Davide, se vuoi puoi fidarti.
    Forse sotto sotto provava qualcosa di forte per te che nn pensava potesse provare e si è spaventata o focalizzata su certi aspetti tuoi dimenticandone altri forse. Boh!
    Io la vedo così, nn so se c'ho azeccato o meno!

    RispondiElimina
  12. @La C
    Ti ringrazio, potrebbe essere come dici tu, solo che non cambia la situazione, come ho scritto prima.
    Apprezzo che proviate a darmi un po' di conforto ma penso basti così.
    Non vorrei che questo discorso si protraesse più del necessario.
    L'ho detto prima: in certe situazioni non c'è nulla da capire. Io sono qui che vivo la mia vita. Se lei vorrà, quando vorrà, ci rincontreremo e ne riparleremo.
    Ora sono solo stanco e con un vuoto dentro da colmare.

    RispondiElimina
  13. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina