Un po' di risposte..

Brrr.

Sono tornato da qualche minuto, ero uscito un po' nonostante il tempo per gustarmi un po' di pioggia, un po' della luce fioca dei lampioni del Corso e per ascoltare un po' di buona musica dal mio iPod mentre tornavo sui miei passi di ritorno dal bar.

Stavo per spegnare il PC quando ho notato un commento in fondo all'ultimo mio post.

Novità.

Un po' mi mette in difficoltà ad essere sincero perchè non mi è mai capitato di dover dare delle risposte via blog, ma in fondo c'è sempre una prima volta in tutto, no?

Da dove iniziare? Beh innanzitutto grazie Ilaria per aver commentato, spero che dopo aver rotto il ghiaccio anche ad altri lettori magari verrà voglia di scrivere qualcosa, un consiglio, un insulto, un'opinione, o quello che vi passa per la testa, senza censure, state tranquilli, non me la prendo se non la pensate come me, anzi penso che a volte sentire anche altre campane possa solo arricchirti.

Ti ringrazio anche dei complimenti, non so dire se scrivo bene o meno, non ho fatto studi umanistici o giornalistici, tento solo di scrivere quello che mi passa per la testa, come se stessi parlando con voi avendovi di fronte, that's the point!

Btw, veniamo alle risposte: per me non è semplice trovarle ma ci proverò.

Uno.

La necessità di partire, Ilaria, c'è.

E sta crescendo in modo esponenziale giorno dopo giorno.

Principalmente perchè sento che nessuno mi vuole fermare, quindi stavolta io me la gioco davvero. E sai non è tanto la voglia di scappare da un paesino di provincia o scappare dai miei fantasmi. E' la voglia di sentirmi libero, di lasciare stare quello che mi limita, di vedere quali sono i miei punti critici e fin dove posso arrivare.

Un po' come ha scritto Bach ne "Il gabbiano Jonathan Livingston":

"Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che noi apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, con le stesse limitazioni."

Quindi io spero solo che tutto vada per il verso giusto, anche se a dirti la verità non so quale sia il verso giusto delle cose. Diciamo che spero non ci siano imprevisti. Non so se sono "in attesa del classico effetto sorpresa" come cantava Bassi. Meglio non aspettarsi niente per evitare di restare con un palmo di naso. Se poi arriverà vedrò come comportarmi e che fare. Niente programmi, as usual.

Due.

Mi porgi una domanda da un milione di dollari.

Anche io la pens(av)o come te, mi sembr(av)a un'ottima idea e anche fattibile, visto e considerato che ad entrambi piace molto viaggiare e che, come ho scritto tempo fa, entrambi abbiamo inconsciamente scelto "il mestiere del vento".

Non voglio entrare troppo nel merito della questione, perdonami Ilaria: mi limito a dirti che la richiesta da parte mia c'è stata. Lascio a te immaginare il resto. Sinceramente sono un po' stanco, io non voglio aggiungere altro.

Perdonami.

Tre.

Altra domanda da un milione di dollari.

Sarei già ricco adesso.

Vedi Ilaria, non è facile spiegare certe cose anche perchè non le ho ben chiare nemmeno io.

E mi dispiace essere un po' elusivo, di solito sono uno che parla chiaro.

Come mai lei è andata via eccetera eccetera?

Sai se potessi ti direi "Passaparola".

Giusto una settimana fa avevo scritto che se continua così "sarò per sempre senza risposte... E ben presto senza domande" e non posso darmi torto, anche a distanza di giorni la penso sempre allo stesso modo.

Per quel che mi riguarda, io ho cercato di darle la parte migliore di me, ho cercato di farla "saltare fuori dal cerchio con me", di farle conoscere un mondo diverso (anche per me ovviamente), un modo di pensare in cui "volere è potere", dove si può andare dovunque si desideri.

E tutto filava liscio, ci stavamo sintonizzando sull'onda che stava per arrivare. Eravamo contenti, felici e speranzosi che non sarebbe finito tutto da un momento all'altro, anzi spesso ci dicevamo il contrario, più o meno esplicitamente (lo notarono perfino altre persone). Poi cortocircuito. Partono le prime avvisaglie e io già con l'elmetto ben calato sulla testa, pronto al peggio. Che arriva puntuale come la sveglia al lunedì mattina.

Dazeroadieci e Dadieciazero.

L'ho sempre detto: io non pretendo niente, prendo solo quello che mi si dà.

Ed io di mio tendo a dare sempre la parte migliore di me stesso, del mio tempo, a chi ritengo debba avere le mie attenzioni, perchè certe attenzioni non le dispenso a chiunque, non le do alla prima persona che passa e che mi dice qualcosa di carino, sia chiaro una volta per tutte.

Solo che tante volte questo non viene recepito o non basta.

Punto. Non me la sento di aggiungere altro per ora, porta pazienza ancora una volta Ilaria.

In questo blog parlo di me stesso, della mia piccola e banale vita, di quello che mi accade, di quello che mi passa per la testa. E parlo delle persone che meritano il mio interesse, che entrano a far parte della mia vita davvero, perchè significa che su quei fogli bianchi standardizzati formato A4 hanno lasciato una traccia, piccola o grande che sia.

Magari Ilaria il tuo ragazzo non scriverà su un blog come me ma saprà gestire meglio determinate situazioni, ne sono certo. Ad ognuno il suo!

Ti ringrazio delle tue ultime considerazioni su di me, le apprezzo molto ma ovviamente non le commento per non rischiare di incensarmi inutilmente e ricadere in un alone di banalità che penso e spero non mi appartenga perchè a volte dirsi è troppo facile.

Grazie ancora Ilaria e alla prossima.

Buonanotte.