sabato 13 marzo 2010

Parole liquide

Stavolta Neffa non centra, o forse sì.
E' partita proprio questa canzone in modalità random dall'iPod, quindi vado di titolo.
Eccomi a casa, di ritorno da una serata remember, con qualche amico di un'altra città che, per ovvi motivi, non frequento più così spesso come accadeva anni fa.
Formazione ridotta e rimaneggiata, ma non importa. Conta la sostanza. Quattro chiacchiere, qualche birra e qualche drink, molte avventure raccontate e ascoltate condite da un pizzico di discorsi "seri", quando eravamo seduti fuori dal bar, come i vecchi che ricordano i tempi andati.
Eh sì. Se ci penso bene, serate come queste un po' mi mancano.
Sarà che ora, come ho scritto ieri, vedo tutto con una prospettiva inedita per me, vista la situazione attuale di stallo. O forse è solo che la vita ti mette davanti a delle scelte e ti impone, in un modo o nell'altro, di andare avanti.
Mica puoi avere sempre 13, 18 o 20 anni.
...Che anni ragazzi! Quelli ce li siamo vissuti a mille all'ora!
Poi io ero il più piccolo della compagnia quindi ero sempre quello un po' più protetto quindi a volte erano gli altri che andavano avanti per primi, a far da rompighiaccio, a trovare la strada.
Da qualche anno a questa parte vedo che molte, tante, forse troppe cose sono cambiate così in fretta. Amici che si sposano e che fanno figli, amici che viaggiano, amici costretti a mollare tutto per poter star vicino alla persona che amano. Amici anche più giovani di me che lavorano così tanto che la loro vita reale è solo una parentesi fra un giorno lavorativo ed un altro.
Ed io? mi chiedo. Ehhh, io sono ancora qui, per quanto non so. Sono mancato qualche anno con l'università e l'appartamento in quel di Venice ma tutto sommato sono ancora qui. Con qualche centimetro d'altezza in più magari, con meno capelli in testa e con un po' di barba disegnata sulla faccia. Se ora mi guardassi indietro, mi vedrei ancora con i capelli ingellati sparati, la collana a sferette di legno, gli anelli strambi da mercato comunale, le mie Adidas Superstar bianche e azzurre. Con tanto di lacci azzurri, prima, e poi portate senza lacci. Come i Cypress Hill."Looking Through The Eye Of A Pig" e "Tequila Sunrise" a manetta nel lettore CD (solo per citarne alcuni) fin dai primi anni delle Superiori.
E sono ancora vivide nella mente quelle serate in giro con la Citroen e poi tutte quelle sere in cui gli amici dovevano portarmi a casa e quasi pilotarmi per aprire la porta del garage. Ricordo ancora tutte quelle sere in cui son tornato a casa storto e tutti quei risvegli tremendi la mattina successiva, quando ti sembrava di avere il concerto dei Korn dentro la testa. E poi i giorni d'estate, finite le Superiori, con il pomeriggio passato a studiacchiare sull'Alpha Test e le sere in giro a far festa dove capitava. E quante figure barbine faceva il nostro!!!Eh sì, ne avrei da raccontare del mio repertorio!
Tante belle storie che rimarranno ricordi indelebili nella mente. Insomma, "tanta roba".
Mi viene da sorridere stasera a pensare di 'ste cose del passato. E ora che ci penso forse è la prima volta, da qualche giorno a questa parte, che non accadeva. Un sorriso spontaneo. Una bella sensazione, che mi fa andare a letto contento.
Forse un po' stordito dai fumi dell'alcol e anestetizzato dai ricordi ma almeno, per stasera, contento.

P.S.
Ci ho pensato giusto in macchina, qualche minuto fa.
Visto che il post precedente parlava di me e del casino che ho in testa mentre alla fine è scivolato irrimediabilmente nella solita questione (anche per mia debolezza, lo ammetto) penso che per un po' bannerò i commenti di tutti i lettori che andranno volutamente "off-topic".
A me piace potermi sfogare qui, anche ogni giorno come sto facendo ora ma non posso essere martellato ogni volta su quel tasto. Da quel punto di vista ci sto ancora male ma sto cercando di andare avanti nella mia vita, sto cercando "di girare pagina": sto facendo "violenza su me stesso" e tentando di "disinteressarmi" a tutte quelle cose che me la potrebbero far tornare in mente: dalle foto, ai Social Network passando per il suo blog. E' l'unica cosa che posso fare.
E pian piano ci sto riuscendo ma vi assicuro che non è facile per come son fatto io, visto che mi ronzano in testa ancora molte cose di lei, molte parole, frasi di libri, musiche ascoltate, espressioni nuove, modi di dire.
"Tanta roba" ...Ecco, già fregato!.
Ma poi per voi lettori, ogni volta il pretesto pare buono per tornare lì, per parlare di quello. A parlare di quella cosa di cui mi sento così vulnerabile ora. Scusate ma mi sembra un po' morbosa come cosa da parte vostra. Capisco la curiosità e la solidarietà che mi dimostrate ma a tutto c'è un limite, sia nei miei confronti sia dei suoi visto che non può avere diritto di replicare. E se io già mi dispiaccio per alcune frasi scritte forse troppo di getto, penso che anche voi dobbiate fare un passo indietro.
La situazione con lei si risolverà, spero, prima o poi, lo spero veramente. E mi piacerebbe avvenisse proprio nei prossimi giorni, magari trovando un giorno un sms sul cellulare per prendere un caffè "riappacificatore" o solo per fare due chiacchiere. Non mi piace avere scazzi con nessuno, tanto meno con chi mi ha fatto star bene e che mi ha fatto sorridere dopo un "periodo no": la volontà di chiarire, di mettere da parte questo ultimo periodo particolare e tornare anche solo a parlarci come due persone normali che hanno condiviso per un po' qualcosa di speciale, da parte mia c'è tutta. Forse non sarà come era prima, almeno per i primi tempi; ma poi, in fin dei conti, chi lo sa cosa succederà in futuro? Magari la vita piegherà ancora una volta verso noi e ci metterà di fronte nuovamente, magari quando meno ce lo aspettiamo.
Quindi, Repetita iuvant:
Questo è il mio blog, qui parlo di me, della mia vita.
Parlo delle cose che mi succedono e che mi passano per la testa.
Non è il blog di Stranamore, l'ho scritto anche ieri.
Quindi mi vedo costretto ad essere più accorto nel rispondervi d'ora in avanti.
Non ricadiamo sempre nelle solite questioni, per favore.
E vi prego: non fatemi fare più la parte del Sergente Maggiore Hartman.
Buonanotte, a domani.
Forse.

5 commenti:

  1. Hai ragione, ci siamo lasciate trascinare un po' troppo dalla vicenda. Volevamo solo aiutare ma forse abbiamo fatto peggio, senza rendercene conto.
    Scusami

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  2. Non hai tutti i torti, stai male e si sente da come scrivi. Mi dispiace davvero tanto se ti ho fatto star male ancora di più, non me ne sono resa conto. Volevo solo farti star meglio. Alla prossima.
    Con affetto.
    Mia

    miaworks@ymail.com

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  3. Mi dispiace!!!
    Scusami tanto tanto tanto: non avevo intenzione di farvi del male ancora una volta.
    E non devi di certo scusarti tu per qualche riga di getto che potrai aver scritto anzi mi scuso io per non aver capito la situazione. Anche se non ci conosciamo di persona chiedo scusa a te e a lei nel caso legga un giorno queste pagine.
    Anche qui si nota quanto tu ci tenga a lei, non solo come amore ma anche come persona e come amica. Poi come dici tu magari vi rincontrerete quando meno ve lo aspettate, forse prima di quanto pensi.
    Scusatemi ancora tanto e se puoi perdonami.
    Un bacio

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  4. Mi dispiace un casino, davvero.
    Pensavo fosse una cosa superata per te, per quello ho scritto certe cose. Ora ho capito che significa quel "restarci sotto". Eh, mi dispiace ancora. E mi dispiace anche per lei, sai che in qualche modo ci eravamo affezionate: forse pensavo che leggendo qualche altra esperienza lei cambiasse idea. Eppure lo avevi detto che non legge il blog, hai ragione.
    Scusa Davide, ti abbiamo fatto star male ancora di più mi sa.
    Perdonami, sono costernata.
    Vic

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  5. Anche io come le altre mi scuso se ho detto qualcosa di troppo. Mi sarebbe piaciuto leggere (nel senso che si avverasse nella realtà) di un vostro ritorno, come nei primi post. Mi dispiace molto di questa cosa, di questa situazione. E sappi che le cose che ho scritto per Aidi erano solo da amica, non volevo farle del male in nessun modo visto che non la conosco e non posso giudicare, come spesso hai ripetuto tu nei brani del blog.

    Mi piace il titolo del post. Ho visto che la prima riga del testo della canzone dice proprio "Voce all'ultima fila.." è stato un richiamo a scrivere qui anche a quell'ora?

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