venerdì 27 aprile 2012

What's My Age Again?

I never want to act my age, what's my age again... what's my age again?

Parto dalla fine. 
Che poi è anche un bel modo per iniziare. 
Scrivo di getto quindi giàlosapete che non è così scontato che tutto c'abbia un senso.
I Blink-182 (...) nel 1999 se ne uscivano con questa traccia, di cui ricordo avevo il testo appuntato sulla tavola di sughero che avevo in camera. Allora i Blink-182 erano solo una giovane band a cavallo tra l'alternative rock e post grunge e io un quindicenne qualunque a cavallo tra gli anni ruggenti e roventi delle scuole superiori. Ho scelto di buttar due righe su questa canzone perchè è sempre rimbalzata nella mia mente anche a distanza di anni. Giusto di recente, qualche anno fa, era il ficherrimo duemiladieci, questa canzone è ritornata a riempire le mie orecchie, con un certo stupore da parte mia, non lo nascondo.
E' ricomparsa, dopo il periodo delle superiori, nei primi mesi dell'anno duezerodieci, accompagnando l'acquisto di quel biglietto per l'I-Days Festival il 4 settembre a Bologna. Biglietto che poi è rimasto ancora sulla mia scrivania. Eh sì, era un biglietto carico di aspettative, in una città che ho sempre segretamente amato e sognato, città che ha fatto da sfondo più volte a tanta musica e a certa letteratura a me cara. Allora avevo l'impressione di poter far qualsiasi cosa e, in effetti, ho fatto qualsiasi cosa. Solo che quel talloncino che di solito ti strappano all'ingresso del concerto è ancora al suo posto perchè in effetti io a quel concerto non ci andai. Non ci andai anche se mi sarebbe piaciuto andare con la compagnia che c'era. In più era la prima data del ritorno dei Blink in Italia, dopo gli scioglimento del gruppo del 2005 e la tragedia di Adam Goldstein, meglio conosciuto come DJ-AM, amico del batterista Travis Barker e morto nel 2009. Insomma, ci tenevo. Tralascio, invece, la spiega dei motivi per cui il mio biglietto risulti ancora intonso. Vabbè.

And that's about the time she walked away from me.
Nobody likes you when your 23.
And you still act like you're in Freshman year.

Vero. 
Non piaci a nessuno quando hai 23 anni e ti comporti ancora come una matricola. 
Solo che qui nessuno ha 23 anni.
Nel 2010 c'avevo qualche annetto in più. 
Ma in quel periodo mi comportai come una "matricola" nel senso che me ne fregai di sbagliare e giocai le mie carte con una sana dose incoscienza, già lo sapete. 
Pensavo che il ricordo di quel 4 settembre sarebbe stato inghiottito dal vortice delle novità di un lavoro a me nuovo, lavoro che mi ha portato lontano dal Belpaese per circa 5 mesi. Invece anche là, questa canzone è ritornata più e più volte, con i suoi significati annessi e con i suoi nuovi valori connessi. 
Chiamatelo destino, fato, sorte, fortuna, provvidenza o come vi pare.
Sceglietevi il sinonimo che più vi aggrada. 
Perchè io semplicemente non lo chiamo più.
Ed anche ora, ora che la canzone scatta random sul mio iPod, ora che la mia vita è diversa da qualche anno fa, ogni volta che riascolto quella traccia, ci vedo dentro tutti quei frammenti di vita che sono rimasti incastrati nei solchi di quella canzone e nei solchi della mia esperienza. 
Ascolto. Canto. Sorrido o mi commuovo. 
Doesn't matter.
Sono fatto così.
Io che spesso mi sono sentito quasi un pesce fuor d'acqua.
Io che spesso, anche adesso, mi sento inadeguato in certe determinate situazioni.
Io che, a ben pensarci, c'ho ancora un tot di strada davanti a me.

Non mi comporterò mai come un ragazzo della mia età, ma qual è la mia età?


Ps.
Scusate il ritardo. 
Niente blocco dello scrittore per me che scrittore non sono.
Scrivere qui, per me è sempre un piacere, a patto di aver veramente cose da dire e da condividere. E, certe volte, certi pensieri preferisco condividerli face-to-face con i miei amici di sempre e con chi vive con me. 
Pace.

"..Non sono il tipo che finge di essere tuo amico, che di ogni cosa fa uno spreco e di cio' che resta ne fa un mito" (cit.)