venerdì 8 gennaio 2010

The Rain

"I can't stand the rain against my window. Bringing back sweet memories".
Cantava così Ann Peebles nel 1974 in uno dei suoi pezzi più conosciuti che la fecero poi diventare
una delle migliori cantanti di R&B / Soul degli anni '70.
Non posso sopportare la pioggia contro la mia finestra. Riporta alla mente dolci ricordi.
In effetti è una sensazione che conosco bene.
E' notte inoltrata, fuori dalla finestra la pioggia scorre incessante, io ancora una volta davanti al PC. E' come una costante, come fosse un deja vu visto con un buon replay...
Non fosse per la pioggia che aggiunge una musica naturale di sottofondo, per me questa notte sarebbe di certo come tante altre, taciturna, felpata, inespressa.
Lo sapeva bene Ann Peebles. Sapeva di questo valore aggiunto, sapeva della potenza evocatrice della pioggia. Riporta alla mente i ricordi. Dolci ricordi. Ma siamo sicuri che siano proprio "dolci"?
Sento la nostalgia salire.
"No, stavolta niente paranoie" mi dico.
Cerco di anestetizzare la mia mente prima che sia troppo tardi, per me è ancora troppo presto per ricordare, troppo presto per poter etichettare quei ricordi come "dolci". Anche se non lo dimostro quando sto con altre persone, per me la ferita è ancora aperta, nonostante stia facendo di tutto per rimarginarla nel minor tempo possibile.
Insomma, la vita va avanti. Deve andare avanti.
E continua a scivolare anche la pioggia dal vetro della mia finestra.
Spero che scivoleranno via anche queste sensazioni prima o poi ma stasera proprio non ce la faccio. Non ci riesco, è più forte di me.
Ad un tratto mi ritorna in mente come termina quella canzone del 1974.
"Now that we're parted there's one sound that I just can't stand".
Ora che siamo separati c'è un suono che proprio non posso sopportare.
Eh già, nulla di più vero.
"Maledetta pioggia" penso.
Lo sapeva bene Ann Peebles.

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