lunedì 25 gennaio 2010

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Quella che sto per scrivere è una riflessione un po' singolare.
Persino io a volte mi chiedo da dove saltino fuori certi pensieri, certe sensazioni.
A volte mi sembra di avere solo un gran casino in testa. Ed in parte penso sia vero.
"La libertà di scrivere non può ammettere il dovere di leggere" scriveva Daniel Pennac.
Penso, però, che se una persona leggesse queste cose che scrivo senza conoscermi, mi crederebbe uno di quei personaggi "alla Leopardi", sempre chino sulle carte, chiuso nella sua stanza e magari pure un po' ingobbito. Invece non è assolutamente così. Solo che certe sensazioni, certi pensieri che ti balenano nella mente per un secondo, a volte non scivolano via come gli altri e ti rimangono attaccati come un post-it che non puoi non leggere in continuazione. E a quel singolo quadratino di carta giallina, con quel filo di colla sul retro, inizi ad accostarne altri e, da un piccolo appunto, ne esce in ultima un tema.
E forse il fatto di riscrivere qui questo "tema" ti porta ad unire altri punti, un po' come il gioco de "La Settimana Enigmistica": sai da dove parti ma non sai dove finirai, se non a disegno finito.
Nella vita però mi sa che non si sa nemmeno "se esista" e "quale sia" il punto di partenza, il punto numero 1 da cui tutto ha origine.
In questi giorni mi son reso conto di come questi giorni siano giornate particolari, giornate con un certo spessore, con una certa grammatura.
Sarà la deformazione professionale mi vien da pensare in prima battuta. O forse no.
Però mi piace vedere le cose sotto questo punto di vista: non sono giorni piatti come prima ma si fanno sensibili al tatto, sono ruvidi o lisci a seconda dei momenti. E come ho già scritto tempo fa, in determinati frangenti, la mia vita sembra quasi piegarsi, sento che si rigira su se stessa, si attorciglia, a volte si strappa e si ri-incolla o si trapassa da parte a parte come se fosse un foglio di carta.Un bel foglio standardizzato UNI, formato A4. Bianco.
Che poi è il formato cartaceo più comune e anonimo del mondo.
Duecentodieci per duecentonovantasette millimetri. Nè uno più, nè uno meno. Preciso insomma.
Ecco, fino a qualche tempo fa avrei concluso il post qui perchè, ormai, lo saprete meglio di me: ci son giorni in cui non vedi via d'uscita, tutto sembra troppo sbagliato, troppo distante da te, troppo veloce quindi non ti resta che stare fermo per evitare di fare casino.
Ma così facendo il foglio della tua vita resta accartocciato, inaccessibile.
Allo stesso tempo, però, sopra quel foglio che può sembrare pallido, inespressivo, bianco, un giorno ti accorgi che ci puoi pure disegnare sopra, ci puoi scrivere, puoi inciderci qualcosa, come ti riesce, per una volta lo stile con conta. Conta il gesto, la volontà di lasciare un segno insomma.
Un segno sulla tua vita.
In questi giorni sto cercando di pensare a cosa fare nella mia di vita per lasciare un segno o almeno per provarci diciamo, poi come andrà non lo so.
Per una volta non mi faccio illusioni nè previsioni, me l'ha insegnato qualcuno proprio in questi giorni. Ho imparato diverse cose negli ultimi giorni, ora che ci penso.
Quindi forse mi rendo conto che sia riduttivo e semplicistico definire la vita un foglio.
Probabilmente sono più fogli assieme, sono fogli che provengono da persone diverse, quelle persone che entrano a far parte della tua vita e che ti lasciano qualcosa, nel bene o nel male.
Solo che non puoi decidere quali fogli tenere e quali eliminare.
Ti tieni tutto il "malloppone".
Sì perchè la maggior parte delle volte, noi non scriviamo nulla sui nostri fogli ma sono gli altri a farlo, sono le altre persone che completano la nostra vita.
Se non ricordo male, Oscar Wilde scrisse che "La vita è ciò che succede mentre noi pensiamo ad altro".
Se è vero ciò, allora è estremamente importante capire a chi affidare la penna, è necessario capire a chi permettere di scrivere qualche riga o addirittura qualche pagina. Per evitare di fare di ogni momento uno spreco.
Ma non solo.
C'è un aspetto ancora più importante anche se potrebbe sembrare più banale.
Dipende se permetterai ad altri di poter scrivere qualcosa sul foglio della tua vita.
That's the point.

:)

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