martedì 16 febbraio 2010

What's the story...

...Morning glory?
Beh non è di certo il significato british di morning glory (...) a cui probabilmente si riferivano gli Oasis nella loro canzone, però questo titolo ci sta bene lo stesso secondo me perchè mi viene da pensare che mattinate, certi giorni, certe storie ogni tanto facciano bene allo spirito.
Sì perchè almeno questa mattina, nonostante sia stato bersagliato dalla consueta raffica di domande post sveglia, nonostante tutto quello spargimento di parole, un altro motivo (oltre al solito persistente sorriso) per far svoltare un po' la giornata c'era, era proprio lì, sul tavolo della cucina.
Premetto che ho un bel rapporto con la mia famiglia, per carità, solo che a volte mi sembra di essere troppo al centro dell'attenzione, soprattutto ora che son tornato a vivere "in pianta stabile" (anche se non so per quanto..) a casa, con i miei, dopo 6 anni di laguna.
Vi dirò che di primo acchito, tornare a casa non è stato facile, non perchè non stia bene fra le mura domestiche, anzi, forse era un po' per la passata situazione sentimentale che mi stava spegnendo l'entusiasmo post laurea, la presenza marcata dei miei genitori in casa, i loro ritmi così diversi dai miei, la loro necessità di programmare tutto, la mia necessità di non programmare più nulla. Da un lato le loro abitudini da chi vive una vita tranquilla e le mie "inquietudini" da 25enne, la mia totale mancanza di orari durante la giornata dall'altro. Insomma, due punti di vista diametralmente opposti con poche occasioni di contatto. Ma ormai ci siamo "addomesticati" a vicenda, quindi ormai loro non fanno più caso se esco alle 1 a.m. o p.m. e da questo punto di vista mi vien da pensare 'meglio così', anche perchè con o senza il loro benestare penso che farei comunque di testa mia! Quindi era normale che un giorno sì e uno no pensavo di cambiare aria, anche se alla mia famiglia voglio un bene spropositato, davvero. Ed ancora un pizzico di quella voglia di cambiare c'è, non so come, non so quando, ma quella voglia di essere un cittadino del mondo sta scalpitando!
Chiusa parentesi.
Comunque stamattina appena sveglio e riemergo dal piumone, dopo qualche minuto mi ritrovo seduto al tavolo della cucina a piegare gli inviti per il matrimonio di mia sorella, a fare prove di fiocchetti e fiocchettini, a parlare di tutto quello che è stato prima che si arrivasse a questo punto così importante per lei e per la sua vita. Ed io lì, appena alzato dal letto ad ascoltare millemila parole, a sentire tutte le varie storie, con la testa bassa a piegare quella montagna di biglietti, pensando che in fin dei conti sono proprio felice per lei, e son pure un po' emozionato, dato che dovrò farle da testimone...Tanta roba insomma!
Ogni tanto mi perdo pure a scorrere la lista degli invitati, scritta in 3 fogli A4, con un carattere di dimensioni microscopiche per far finta di aver invitato poca gente e poi via, ancora, a suddividere in tante pile gli inviti destinati a parenti, amici, colleghi di lavoro...la maggior parte non so nemmeno chi siano, quindi ogni nome pronunciato diventa occasione per qualche aneddoto, o per un breve racconto.
Sì esatto, l'ennesimo breve racconto, ora che ci penso.
E intanto, però, passano le ore a suon di aneddoti.
E poi all'improvviso, scorrendo la microscopica lista mi rendo conto che ho un invito anche io da mettere da parte, sì perchè c'è un nome scritto a penna direttamente da mia sorella, accanto al mio.
Ma ormai si è fatto tardi per potervi descrivere al meglio questa fantastica scoperta, anche perchè 5 minuti non basterebbero.
Come disse una persona, mi conosco, so 5 minuti cosa significa e sono sicuro che mi dilungherei troppo.
E poi questa è un'altra storia. Tutt'altra storia.

:)

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