sabato 12 maggio 2012

Live To Rise

A volte vorrei fosse tutto più facile.
Meno complicazioni e meno sbattimenti.
Ne guadagnerebbe la qualità della vita, di certo.
Invece ogni giorno è una fottuta battaglia e il suono della sveglia tanto somiglia al gong di un ring.
Sono giorni difficili perchè 'sta crisi, o come direbbero quelli "international" dal colletto bianco che sanno le lingue, il credit crunch, si fa sentire, eccome.

Anche con noi giovani, anzi soprattutto con noi giovani. 
(Ammesso e non concesso che il sottoscritto, alla veneranda età di cinque lustri abbondanti, si possa ancora fregiare di questo titolo...)
Noi che, per dirla mutuando le parole di Charles Michael "Chuck" Palahniuk 


"siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo né uno scopo né un posto" (cit.)

Noi.
Sì sì,
proprio noi.
E quindi anche l'andare avanti, in certi giorni, mi risulta alquanto complicato, più difficile di quanto avessi mai potuto preventivare.
E' che c'ho sempre il fiato corto e molti, forse troppi, pensieri per la testa.
Pensieri che nascono la notte quando molti dormono, anche ora, mentre scrivo.
Pensieri che si inzuppano di tutte quelle sensazioni che pensavo d'aver sepolto e mi tolgono, spesso e volentieri ormai, serenità e lucidità nel giudizio.
Pensieri che lentamente mi corrodono da dentro.
E' difficile non pensare al domani, al futuro, a molte, moltissime questioni che restano in sospeso.
Come i miei sogni.
Restano lì, sospesi.
Cristallizzati nel dubbio di un futuro incerto.
In attesa.
Intanto, da qualche giorno, ho una canzone in loop nell'iPod.
E' il 'nuovo' singolo dei Soundgarden, rock band statunitense fondata da Chris Cornell nel 'lontano' 1984 e riunitasi di recente, nel duemiladieci. Per intenderci, sono gli stessi che nel '94 incidevano Black Hole Sun, da molti considerata una pietra miliare del rock anni novanta e quel celeberrimo video clip dal sapore analogico, distorto e apocalittico. (...)
Il nuovo singolo, c'ha un titolo che è un programma.
Vivere per risorgere.
Fa molto "fenice", se mi passate la figura mitologica e poi, chi ha orecchie per intendere...
Ecco allora.
Vivere per risorgere.
Dall'alto della mia ignoranza musicale, io ci vedo dentro il cambiamento, la rivoluzione, il passaggio di stato.
Come una sorta di sublimazione a suon di chitarra e voce, di basso, rullante e cassa.
Insomma la volontà di cambiar le cose.
Di sovvertire qualche pronostico magari.
Di rompere qualche gabbia che troppo facilmente ormai ci intrappola e ci limita.
Per poi rinascere e ripartire.
Più forti di prima.
Perchè, insomma, si sa.
Non è mica tutto qui.

Like the sun we will live to rise.
Like the sun we will live and die and then ignite again.
Like the sun we will live to rise again.

Again.


2 commenti:

  1. più forti di prima..
    più forti di ora..
    perché è la vita che scorre..
    il prossimo passo lo puoi solo supporre..
    ;)
    tieni botta, tieni botta, tieni botta.
    Ti abbraccio forte, in giugno ho le ferie e vengo a milano sicuro. Parecia el divano ;)

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  2. "We’re insane but not alone..."
    Tengo botta M. anche se è dura, davvero.
    Perchè in fondo lo so, quel che non ci sbrega, ci rende mega.
    Un abbraccio forte

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